Del Ginkgo mi ha sempre colpito la sua grande resistenza e forza. Un albero millenario (gli alberi più antichi di Ginkgo hanno più di 3000 anni e si trovano in Cina) la cui presenza sulla terra risale addirittura al Giurassico e che hanno una resistenza incredibile: si pensi che il Ginkgo è riuscito a sopravvivere alla bomba atomica di Hiroshima!
Vive in simbiosi con un’alga (chi l’ha detto che le alghe vivono solo in acqua?) che è responsabile dell’ingiallimento graduale delle sue foglie.
In Giappone era considerato un albero sacro, emblema di lealtà ed immortalità e pertanto era l’albero sacro dei Samurai che ne avevano riconosciuto l’importanza funzionale.
Da un punto di vista delle proprietà terapeutiche ha due importanti funzioni: una antiossidante e una circolatoria che nell’insieme cooperano per proteggere l’organismo dall’invecchiamento e che fanno sì che l’estratto di Ginkgo venga spesso chiamato “Elisir di lunga vita”.
L’azione antiossidante è principalmente rivolta alla neutralizzazione dei Radicali liberi o ROS, le specie reattive dell’Ossigeno che innescano delle reazioni a catena molto rapide che alla fine provocano un invecchiamento precoce delle cellule e delle funzioni organiche.
Il Fitoembrioestratto di Ginkgo può anche risultare utile per contrastare le complicanze da radioterapia.
L’azione circolatoria è quella principale, quella per la quale il Ginkgo è conosciuto. Si esplica principalmente a livello capillare, quindi del microcircolo a livello del quale va a modulare la permeabilità e a regolare gli scambi. Rafforza quindi il vaso sanguigno e impedisce la formazione di edemi, risultando utile in caso di gambe pesanti, caviglie gonfie e cellulite ed inoltre contrasta gli effetti circolatori legati all’utilizzo della pillola anticoncezionale.
La peculiarità del Ginkgo però è che è uno dei pochi a passare la Barriera Emato Encefalica e la sua azione si manifesta quindi anche a livello cerebrale. Questo si converte in un aumento della memoria, della concentrazione, dell’attenzione e contrasta i processi di invecchiamento cerebrale. E’ anche utile in caso di vertigini, specie dell’anziano, e in presenza di acufeni che può attutire o addirittura eliminare.
La sua azione mentale?
Si esplica ovviamente a livello delle lealtà e incorruttibilità, come un vero Samurai!
Inoltre protegge dalle vibrazioni negative dell’ambiente circostante, come ad esempio le radiazioni di devices tecnologici quali TV e smartphones, e aiuta a contrastare pensieri negativi.
Un grande aiuto quello del Ginkgo, che può essere sfruttato da tutti, dagli studenti, ma anche dagli anziani e comunque da tutti coloro che vogliono aumentare la performance cerebrale, da chi svolge un lavoro che costringe a stare tanto tempo in piedi, da chi vuole proteggere il proprio organismo dallo stress ossidativo e può essere un valido aiuto nel contrastare i problemi di cellulite, magari in associazione al Castagno. Un vero e proprio elisir di lunga vita!
E se volessimo abbinare un Tè? Sarebbe sicuramente un buon Matcha cerimoniale!