Vaccinium vitis idaea (Mirtillo rosso)

Il Qi del Tè: cos’è e come si trasforma
5 Giugno 2021
Lo Yin, lo Yang e il Tè
11 Giugno 2021

Originario del monte Ida, da cui il nome idaea, anche se in realtà è una pianta endemica di tutta l’isola di Creta dove le sue bacche accompagnano spesso pasti particolarmente grassi e pesanti i quanto ne favoriscono la digestione e le sue foglie sono spesso usate come surrogato del Tè.

Innanzitutto diciamo che è un “filtro di luce”, migliora l’assimilazione della luce riuscendo particolarmente utile in tutte le degenerazioni ialine come ad esempio quella della retina che porta all’opacizzazione della vista o quella ovarica.

Una delle azioni principali del Vaccinium vitis è indubbiamente però quella a carico delle mucose e delle sierose che ripara e rigenera. E’ quindi uno dei rimedi più adatti in presenza di infiammazioni della mucosa intestinale tipica della sindrome del colon irritabile. Aiuta quindi in caso di gonfiore, dolore addominale, ma anche irregolarità intestinale risultando utile sia in caso di stipsi che di feci molli, situazione potenziata dal fatto che stimola la crescita di un microbiota sano. é un ottimo complementare del Noce e si può trarre giovamento dall’uso del Vaccinium anche nelle affezioni respiratoriein quanto la sua azione lenitiva si estende anche alle mucose di questo apparato.

La sua azione sulle sierose lo rende inoltre un grande rimedio reumatologico utile in caso di infiammazioni articolari.  Ottimo quindi in caso di artrosi, artriti, infiammazioni a carico delle sinovie del ginocchio, gomito, spalla e anche nell’osteoporosi in quanto favorisce l’assimilazione del Calcio a livello intestinale.

E’ inoltre un rimedio femminile con un’azione “estrogen like” che è utile nel trattamento sia delle problematiche dell’adolescenza che della premenopausa e menopausa.

E’ inoltre un rimedio che rilancia le funzioni renali favorendo l’eliminazione delle scorie metaboliche attraverso i reni e la vescica. Questo contribuisce ad una deacidificazione del terreno che è utilissima nel trattamento dei processi infiammatori. Trovano beneficio dal trattamento con Vaccinium vitis quindi sia le sintomatologie infiammatorie acute, ma soprattutto i processi infiammatori cronici come ad esempio le cistiti o le prostatiti. L’acidosi accelera i processi di invecchiamento cellulare pertanto il trattamento con Vaccinium vitis, grazie alla sua azione renale, contribuisce a rallentare tali processi.

La sua azione renale lo rende di utilità anche nella eliminazione dei calcoli renali.

L’azione del Vaccinium vitis è quindi molto profonda ed ampia, tanto che ha spinto Pol Henry, il padre della Fitoembrioterapia, a dire che se dovesse esserci un solo rimedio dovrebbe essere questo.